mercoledì, aprile 05, 2006

INDAGINE SU UN CITTADINO AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO

L'ispettore capo della Sezione Omicidi, un perfetto Gian Maria Volontè, uccide la provocante compagna Augusta Terzi, interpretata da Florinda Bolkan. Promosso all'Ufficio Politico, interviene nelle indagini dell'omicidio, dopo aver seminato volontariamente prove della sua colpevolezza nella casa della vittima. Cerca di dimostrare la sua insospettabilità, in quanto la sua figura è incarnazione della legge e dello Stato. Gli sceneggiatori Ugo Pirro ed Elio Petri delineano il ritratto di un uomo megalomane e presuntuoso, che si prende gioco dei suoi sottoposti e di chi sta guidando le indagini, incapaci di risolvere il caso, ma soprattutto di muovere accuse nei suoi confronti, per paura, piaggeria o per spirito di corpo. Il finale paradossale comunica solo una cosa: il Potere è intoccabile. La pellicola si chiude con una citazione di Kafka:"qualunque impressione faccia su di noi, egli è servo della legge, quindi appartiene alla legge e sfugge al giudizio umano". Il film del 1970, all'uscita nelle sale fece discutere per la sua spudorata attualità. Nel dicembre del 1969, una bomba era esplosa nella Banca dell'Agricoltura a piazza Fontana a Milano, causando la morte di 17 persone e ferendone 88. Su quella strage cadde l'ombra dell'eversione di destra e il pesante sospetto della connivenza statale e dei servizi segreti, avvalorato dal tempo e dall'esito delle indagini, evidentemente fuorviate. Oggi dopo quasi vent'anni non si conoscono ancora gli esecutori, ma soprattutto i mandanti di quell'orrenda strage. Il tema politico del film emerge prepotentemente in una trama da romanzo giallo: lo spattatore infatti capisce solo alla fine se il protagonista rimane impunito o meno. "Indagine..." riscosse un meritatissimo successo internazionale: già Premio della Giuria a Cannes, ottenne l'Oscar per il miglior film straniero.